Nuove classi energetiche, come cambiano le etichette degli elettrodomestici

Da marzo 2021 sono entrate in vigore le nuove etichette energetiche, cambiano le classi e il modo di leggerle.

È ormai da marzo scorso che sono cambiate le etichette energetiche con una netta modifica delle classi energetiche, così come disposto dall’unione europea. La modifica risponde all’esigenze di semplificare la lettura e la comprensione della classe energetica di un elettrodomestico, ma sull’immediato potrebbe generare un po’ di confusione.

In questo articolo faremo un po’ di chiarezza sulle novità introdotte.

Etichette energetiche, cosa cambia e perché?

Si tratta sostanzialmente di un ritorno alla vecchia classificazione, che suddivideva i dispositivi in classi dalla A alla G.

La precedente modifica a questo sistema aveva introdotto il segno “+” a suddividere sottoclassi in una scala da A a D.

Ciò si rese necessario visto lo sviluppo di tecnologie sempre più performanti che in breve tempo hanno reso obsolete quelle della classe di massima efficienza. Un dispositivo A+++ infatti è efficiente circa il 60% in più della vecchia classe A.

Questa nomenclatura aveva però generato confusione tra le varie categorie A, A+, A++ e A+++, non riuscendo a comunicare a dovere l’effettiva efficienza energetica di un elettrodomestico, specialmente a colpo d’occhio.

La scelta è stata quella di tornare al vecchio sistema, quindi, aggiornando le definizioni delle classi secondo parametri attuali.

Le nuove classi energetiche, novità e guida alla lettura.

Come accennato, la nuova etichetta energetica avrà classi dalla A alla G, eliminando la suddivisione della categoria A in +, ++, e +++. Sarà così chiaro a vista d’occhio e senza possibilità di equivoco il livello di efficienza di un dispositivo elettronico.

La classificazione, inoltre, diventa più stringente. Ma attenzione! non si tratta di un declassamento vero e proprio. Un dispositivo che si trovava inquadrato in classe A+++, infatti, potrebbe ora ritrovarsi in classe C, ma le prestazioni energetiche restano le stesse. Questo può rappresentare un problema, almeno per i primi tempi, nella corretta percezione dell’efficienza di un elettrodomestico. Per questo motivo, almeno per un certo periodo, sarà comune trovare entrambe le etichette affiancate (la vecchia e la nuova) per facilitarne la lettura.

Una novità che fornisce ulteriore supporto alla comprensione sarà un QR code che rimanda ad una pagina web con la descrizione dettagliata della classe in esame.

Nuova anche la classificazione delle emissioni sonore, con una scala da A a D che integra il dato tecnico sui decibel.

Quali dispositivi adotteranno la nuova etichetta?

La commissione europea ha stabilito 6 gruppi di dispositivi a cui applicare le modifiche, a cui si aggiungeranno in seguito le restanti tipologie di apparecchi elettronici.

È già cambiata, quindi, l’etichetta energetica di lavatrici, lavasciuga, display (TV, monitor, etc), frigoriferi e congelatori (anche quelli ad uso commerciale), lampadari e lavastoviglie.

Dal primo settembre si aggiungeranno a questa lista anche le sorgenti luminose, mentre per le altre categorie come forni, aspirapolveri e condizionatori, bisognerà aspettare il 2022.


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