L’Agenzia delle Entrate ha chiarito la normativa nei casi di intervento con General Contractor, progettisti e tecnici.
La principale domanda che trova adesso una risposta dall’Agenzia delle Entrate riguarda l’ammissibilità nel Superbonus 110 delle spese sostenute dal General Contractor per progettazione esterna.
Il 15 luglio scorso infatti l’AdE ha restituito risposta a due richieste da parte di un General Contractor impegnato nella progettazione dell’efficientamento energetico di un condominio.
Il primo quesito era nella fattispecie l’ammissibilità o meno delle spese per lo studio di fattibilità fatturato da un Tecnico al General Contractor ed in seguito riaddebitato al Condominio.
Il secondo riguarda invece la possibilità di applicare lo sconto in fattura per tutte le spese riportate nelle fatture emesse dal General Contractor, o per il pagamento delle fatture dei progettisti e professionisti (anch’esse poi da riaddebitare al Condominio).
Superbonus 110: Il chiarimento dell’AdE ai General Contractor
La risposta alle due domande del paragrafo precedente è stata:
Studio di fattibilità
Essendo lo studio di fattibilità una spesa professionale direttamente connessa al tipo di lavori (e comunque richiesta), è ammissibile tra le detrazioni del Superbonus con la modalità dello sconto in fattura, anche passando attraverso il General Contractor.
Con questa risposta, l’Agenzia delle Entrate, ha ricordato quanto già espresso sulla normativa per cui si ritengono agevolabili tutte le spese che hanno correlazione con gli interventi ammissibili alla detrazione, con l’esclusione dei compensi degli Amministratori di Condominio per lo svolgimento degli adempimenti utili all’inizio lavori.
Sconto in fattura
Lo sconto in fattura, anche per le spese sostenute dal General Contractor, è un’alternativa valida alla detrazione fiscale, e può a sua volta essere recuperato dal fornitore come credito d’imposta o ceduto a terzi con la modalità della cessione del credito.
Altre attività del GC detraibili
Sono detraibili con il Superbonus 110 le spese sostenute per il rilascio del visto di conformità, così come delle attestazioni e delle asseverazioni.
La detrazione spetta anche per alcune spese direttamente collegate agli interventi ammissibili, a patto che l’intervento venga effettivamente realizzato. Tra queste rientrano le spese per l’acquisto dei materiali, per la progettazione e le altre spese professionali connesse.
In questo contesto l’AdE conferma che il General Contractor può fare da intermediario tra beneficiario e professionista, addebitando le prestazioni di quest’ultimo nella propria fattura al beneficiario, a cui poi applicherà lo sconto previsto dall’incentivo.
C’è però da precisare che non rientrano nell’agevolazione le spese i margini funzionali del GC, che non costituiscono quindi una spesa ammissibile alla detrazione.
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