Sempre più imprese stanno avviando progetti di trasformazione ecosostenibile delle proprie attività.
La necessità stimola l’invenzione, e mai come oggi la sostenibilità dei processi di produzione e dei modelli di consumo è una necessità primaria per garantire un futuro migliore alle prossime generazione.
È lecito dunque aspettarsi che proprio questa necessità sia il motore dell’innovazione nei prossimi anni.
Siamo tristemente giunti a ridosso del confine da non valicare, del punto di non ritorno, oltre il quale le sorti dell’ambiente e della vita stessa su questo pianeta incontreranno un declino incontrollabile.
La ricerca e sviluppo, nei più disparati campi, fatica a tenere il passo di questa corsa verso l’ignoto. I cambiamenti climatici mettono già da tempo a dura prova infrastrutture vitali come la rete elettrica, le telecomunicazioni, i trasporti.
In questo contesto ciò che prima sembrava paradossale è diventato realtà: grandi investitori americani, che controllano quote di mercato nell’ordine delle migliaia di miliardi di dollari, hanno chiesto al governo misure più stringenti per diminuire le emissioni di carbonio.
Le imprese, quindi, diventano uno dei motori primari della trasformazione di economia e modelli di consumo, innescando sempre più profondamente la logica della circolarità in tutti gli aspetti della società.
Lo sviluppo sostenibile non è più quindi un’utopia da hippy, ma il freno di emergenza per salvare il pianeta, economia inclusa.
Le Nazioni Unite hanno dichiarato dal 2020 al 2030 “Il decennio di azione per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).” Il Decennio d’Azione invita ad “accelerare soluzioni sostenibili a tutte le più grandi sfide del mondo, che vanno dalla povertà e dal genere al cambiamento climatico, alla disuguaglianza e alla chiusura del divario finanziario”.
Esempi di innovazione sostenibile
Il panorama delle organizzazioni che innovano intorno alla sostenibilità è aumentato notevolmente negli ultimi anni.
Le società impegnate in questo cambiamento vanno dalle piccole StartUp alle grandi multinazionali, con un set di approcci anche molto diversi tra loro, ma che puntano allo stesso fine.
Tra le realtà più innovative c’è nori.com, marketplace per l’acquisto di carbonio rimosso dall’atmosfera. Sembra una procedura complicata, in realtà è più semplice di quanto si possa pensare. Esistono metodi per rimuovere il carbonio dall’atmosfera, fissandolo al suolo o in alberi. Nori consente alle aziende di acquistare certificati di rimozione di carbonio per azzerare il proprio “carbon fingerprint”, ma è aperta anche a privati grazie alla tecnologia blockchain e allo sviluppo di una criptovaluta che potrà, si spera, aumentare di valore nel tempo.
Ci sono poi molti altri esempi brillanti di startup o aziende consolidate con la mission della sostenibilità, come Imperfect Food, che si occupa di raccogliere e redistribuire i cibi “imperfetti” che altrimenti verrebbero sprecati, o Lumen Energy, la cui mission è rendere quanto più facile possibile l’implementazione di energia solare completamente finanziato per il fabbisogno di un edificio.
Ma anche nel mondo dei grandi colossi sono in atto politiche e strategia volte alla sostenibilità.
American Airlines ad esempio ha annunciato che investirà in Vertical Aerospace, una delle principali attività di ingegneria e aeronautica con sede nel Regno Unito che sviluppa velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticali (eVTOL). Kraft Heinz si sta orientando verso i prodotti a base vegetale come parte della trasformazione della sua strategia di crescita.
Le grandi catene della distribuzione americana come Target o Wallmart hanno finalmente dichiarato guerra ai sacchetti di plastica (in netto ritardo con l’europa).
Ma non sono solo le imprese a introdurre innovazione tecnologica per la salvaguardia del pianeta. Alcuni paesi come le Maldive stanno attuando progetti concreti in questo senso, creando un’innovativa isola galleggiante artificiale che ha come obiettivo la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
Enti governativi statunitensi ed europei hanno incrementato il loro impegno nella ricerca di energie rinnovabili, più pulite e convenienti delle tecnologie attuali.
La direzione intrapresa è chiara, dunque, e va perseguita fino in fondo. Cambiare metodi, processi e mercati è solo una parte però della sfida che ci attende. Una buona parte del successo di queste strategie dipenderà anche dalla consapevolezza e dalla responsabilità dei consumatori.