Quale caldaia scegliere, guida all’acquisto per il risparmio energetico.

Quale caldaia scegliere per ottenere la massima efficienza energetica? Un acquisto oculato consente un notevole risparmio.

Scegliere una caldaia anziché un’altra può avere un sensibile impatto sulla bolletta, molti infatti sono i fattori da considerare, in primis la resa e la categoria energetica.

In base alle esigenze esistono soluzioni diverse, per potenza e funzionalità. Vediamo allora quali sono i fattori più importanti a influenzare la scelta della caldaia.

In questo articolo:

Tipologia

Per prima cosa parliamo delle varie tipologie di caldaia, e qui la scelta è quasi obbligata.

Le vecchie caldaie a camera aperta sono ormai fuorilegge, e quelle moderne a camera chiusa vengono ormai installate solo laddove vi siano evidenti difficoltà nell’istallare una caldaia a condensazione.

Quest’ultima è, per l’appunto, la scelta verso cui ormai si orienta il 99% del mercato. Le caldaie a condensazione sfruttano una tecnologia in grado di recuperare parte del calore dei fumi di scarico, e quindi di ridurre significativamente i consumi di carburante. Sono inoltre meno impattanti dal punto di vista delle emissioni.

[leggi anche “Nuove classi energetiche, come cambiano le etichette degli elettrodomestici”]

Le caldaie a condensazione, per queste caratteristiche, sono incentivate dallo stato con detrazioni fiscali. [leggi l’articolo sul bonus caldaie 2021]

Questa tipologia può essere in tutta sicurezza installata sia all’interno che all’esterno dell’abitazione, quindi dove sia possibile è preferibile la prima soluzione, in quanto preserva l’apparecchio dalle intemperie e dagli agenti atmosferici.

Nucleo familiare e bagni

Innanzitutto occorre considerare le dimensioni del nucleo familiare, e quindi le esigenze di produzione di acqua calda, anche in funzione del numero di bagni presenti nell’abitazione.

Per una famiglia di 3-4 persone con un solo bagno in appartamento non superiore ai 150 mq, ad esempio, potrebbe essere sufficiente una caldaia da 24-30 kW di potenza.

Famiglie più numerose con due bagni o più potrebbero optare per una caldaia più potente, da 30-35 kW, magari con accumulo per avere sempre acqua calda disponibile. Attenzione però al dimensionamento del serbatoio di accumulo: se troppo grande rispetto alle reali esigenze può causare sprechi di energia, poiché necessita di accensioni frequenti per restare a temperatura.

È inoltre importante pensare al futuro: una famiglia appena formata potrebbe, con l’arrivo dei figli, aver bisogno di una soluzione più performante nel giro di 2-3 anni.

Funzione

Occorre innanzitutto capire il ruolo che la caldaia dovrà svolgere all’interno del contesto domestico. Una caldaia può servire per la produzione di acqua calda sanitaria unitamente al riscaldamento degli ambienti.

Nel caso di questa doppia funzione la potenza da considerare ovviamente aumenta, ed aumenta in proporzione al numero di stanze e alla cubatura degli ambienti.

Isolamento termico dell’edificio

Un altro fattore che determina la “dimensione” (intesa come potenza) della caldaia da installare è la dispersione di calore dell’edificio. Va inoltre considerata la quantità e la qualità di infissi, radiatori, sistemi radianti e superfici.

Un edificio moderno, con buon isolamento termico necessiterà di meno potenza rispetto a vecchi edifici mal isolati.

Soluzioni alternative

Esistono poi soluzioni alternative per le esigenze di climatizzazione e di produzione di acqua calda sanitaria.

Esistono infatti sistemi “ibridi” che consistono di una caldaia per il riscaldamento e di un impianto solare termico per l’acqua calda sanitaria.

Un’altra soluzione potrebbe consistere in una pompa di calore aria-acqua in grado sia di riscaldare che di raffrescare l’ambiente e di produrre acqua calda sanitaria.

Questo è possibile grazie allo scambio di energia con l’ambiente esterno, a cui viene sottratto calore invertendo il processo spontaneo per cui il calore passa da un corpo caldo ad uno freddo.

Questa tecnologia, sebbene più costosa, consente un risparmio energetico ulteriore ed è agevolabile attraverso detrazioni fiscali fino al 110% (Superbonus).

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